Il Jazz: una miscela di Bianco e Nero

La musica Jazz e, di conseguenza, la danza Jazz si svilupparono quando le tradizioni africane ed europee si incrociano con quelle  in America. Gli schiavi, che erano stati portati dall’ Africa all’ America, attraverso i loro discendenti cominciarono a mischiare i loro rituali tradizionali con le influenze dei loro padroni.

il jazz che nasce dai neri

L’origine del Jazz

Molti degli schiavi finirono nell’America centrale, del sud e nel Caraibico, portando con sé la loro musica e la loro danza Africana come si può notare da danze e balli come la Salsa, Merengue e così via. Vivendo come schiavi nelle piantagioni, con poche cose con loro, giusto lo stretto indispensabile alla sopravvivenza, la danza, i racconti popolari e la musica erano diventati i principali mezzi dell’espressione delle loro radici e tradizioni, espressioni di se stessi in un mondo ostile, difficile e straniero per loro. La danza Jazz si sviluppò presto in America, poiché i movimenti del corpo Africani, si mescolarono con i passi Europei. Dalle danze Africane proviene il movimento del corpo improvvisato centrato sulle anche, mentre la danza Europea portò il lavoro dei piedi per collegare i movimenti in sequenza e canonizzarli per impararli. Cose come danzare con un braccio attorno alla vita del partner, ad esempio, era osceno osceno dagli africani. La donna non era considerata allo stesso livello dell’uomo e non gli veniva permesso di danzare con l‘uomo durante i riti religiosi. Gli schiavi guardavano i loro padroni danzare in coppia e li imitavano deridendoli, come se fosse un gioco per loro ed è da li che nacquero le nuove danze . Naturalmente le prese in giro da parte della popolazione di colore nei confronti dei Bianchi, non veniva soltanto nelle movenze del ballo, ma anche attraverso il loro modo di vestire, di atteggiarsi, di parlare, di muoversi, di relazionarsi, di come vivevano la loro quotidianità e per come si vestivano; ad esempio per gli abiti eleganti e colorati con cappelli di piume e giacche lunghe e larghe. Questo modo di vestire appariscente veniva chiamato: Zootsuit (Mask). Così si ebbe una miscellanea di usanze tra neri e bianchi che poi formò i passi, i gesti, i movimenti e le movenze della danza Jazz.

Una band di Jazz

La Musica Jazz

Alla fine degli anni venti, in piena crisi economica ed in pieno proibizionismo, si senti il bisogno di novità anche nel campo musicale: lo stile “Hot Jazz” di New Orleans ed il Dixieland non soddisfacevano più il pubblico. I locali di Kansas City e New York (Cotton Club in testa) decisero di affidarsi a musicisti giovani con nuove idee. Kansas City divenne il regno di Count Basie ed il Cotton Club di NY quello di Duke Ellington: le loro orchestre, con le loro assolute diversità, scandiranno e influenzeranno gli sviluppi futuri del Jazz fino al 1940. Lo swing di Kansas City era segnato dall’ influenza del blues;  mentre quello di New York, grazie a “Duke” Ellington, per alcuni versi strizzava l’occhio persino alla musica sinfonica. A differenza dei generi precedenti, nello swing si assiste ad una maggiore importanza della sezione ritmica, generalmente composta da chitarra, pianoforte, contrabbasso e batteria, la quale ha il compito di creare una base per le improvvisazioni dei solisti; si sviluppano inoltre le big band, costituite anche da 20-25 elementi e, soprattutto, le improvvisazioni si affianca…) completamente dalla semplice variazione sul tema divenendo a loro volta temi nel tema. Peculiarità dello swing rimane comunque la possibilità di essere eseguito sia da big band che da gruppi formati anche da tre, quattro o cinque persone: queste ultime daranno vita al genere successivamente denominato Mainstream. Per quanto riguarda gli strumenti utilizzati, si predilige la chitarra, e un maggior valore viene dato ai sassofoni e viene lasciato da parte il clarinetto fino ad allora strumento importante e indispensabile.

Lo Swing non è solo uno stile di ballo, ma è una corrente di pensiero, uno stile di vita, un vasto e complesso movimento, che catturò l’America durante la Depressione e la Seconda Guerra Mondiale. Si può dire che questo genere nasce negli anni ’20 da coloro che lavoravano il cotone (ossia gli schiavi  Neri), quindi porta con se  la voglia di libertà, la spensieratezza, la voglia di vivere la vita. Soprattutto il genere musicale, diede una svolta al modo di interpretare la musica, si lasciò spazio all’ improvvisazione creando un mondo tutto nuovo di fare musica e di ballare al suo ritmo, creando performance di assoluta ricchezza interpretativa, dovuta al fatto che i musicisti non avevano una formazione scolastica. In generale, nella terminologia del jazz, per swing si intende il tipico modo di suonare le note con un ritmo “saltellante“ o”dondolante”.

Fonte: “swing Lindy Hop” di Roberto Quarticelli e Albina Caffi