Boogie Woogie: semplice e veloce

Boogie Woogie

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Il Boogie Woogie viene scritto con  una linea “boogie-woogie” o lasciando uno spazio tra le due parti che compongono il nome.
Il Boogie Woogie è il a tutti gli effetti figlio del blues , iniziò a essere conosciuto e divulgato intorno agli anni Trenta. Il suo nome particolare ha un origine rimasta ignota, anche se qualcuno afferma che sia dovuta alla ripetizione del termine “boogie” che a partire dal 1915 indicava le feste di intrattenimento non riconosciute, non ufficiali e clandestine durante le quali veniva assunto un pianista che aveva il compito di suonare brani bluse o jazz  perlopiù considerati “sporchi” e provocatori. In un primo momento a  questa musica furono dati molti variegati nomi  come ad esempio “Fast Blues” “The Dozen” “Shuffle”. All’inizio dei primi anni del Novecento  alcuni pianisti di colore provenienti dal Texas iniziarono a sperimentare una forma più ritmata e veloce del blues con l’obbiettivo di intrattenere le persone che amavano attardarsi  nei locali, nei bar durante la sera, divertendosi a ballare. Molto spesso i locali si trovavano negli accampamenti dei lavoratori  vicino ai cantieri o adiacenti alle ferrovie o addirittura sui treni se si aveva la fortuna di avere un pianista sul vagone!

Le parole dei primi testi musicali spiegavano come ballare con un accompagnamento del genere che era poco conosciuto, per ritmica e velocità del tutto nuove, riuscendo a delineare un modo di ballare nuovo ed espressivo. Il protagonista di tutto questo fu un certo Clarence Smith a cui si deve la coniazione del nome della disciplina ma che non vide mai i frutti del suo lavoro morendo, poco dopo, a soli venticinque anni a causa di un proiettile vagante durante una sparatoria. Ragazzi siamo nell’ America degli anni Trenta!!!

I legami con il blues sono molteplici, il primo fra tutti è la caratteristica di esprimere una serie di varie emozioni., per questo considerato molto espressivo.

Molti jazzisti si appassionarono a questo tipo di musica, artisti  come Benny Goodman, Tenny Wilson, Cootie Williams e molti altri diedero il loro contributo a questo genere che piano piano stava contagiando tutta l’America. Ne furono interessate molte testate giornalistiche che definivano il fenomeno come qualcosa di straordinario. In questo clima di euforia elettrizzante si unirono, in più concerti esponenti della musica jazz nero e bianco portando ognuno il proprio stile personalissimo e inconfondibile, con una carica tanto da suscitare nel pubblico manifestazioni di entusiasmo mai viste prima e che si ripeteranno solo nei concerti rock in futuro. Dopo qualche anno, a finire degli anni trenta il genere fu presentato ad un pubblico bianco che segnò un boom frenetico ed esponenziale di successo a livello discografico, i dischi di boogie woogie raggiunsero le vette delle classifiche superando la musica jazz come nessun’altro genere fino a quel momento aveva fatto.

Un genere nato per essere patrimonio, non solo dei neri, come vuole la tradizione jazzista, ma riuscì ad influenzare anche molti musicisti bianchi, diventando l’unione di molteplici influenze. Così gli Stati Uniti si unirono alle danze della Seconda Guerra mondiale, e furono proprio i soldati americani a portare il Boogie Woogie in Europa. In un periodo storico ricco di tensioni politiche e civili il dipartimento della difesa chiese a numerosi artisti e musicisti di unirsi per incidere una serie di 78 giri, chiamati e conosciuti come “V Disc” (termine in cui la “V” indica la parola Vittoria) allo scopo di tenere alto il morale dei soldati lontani che combattevano al fronte. Così il nuovo genere musicale sbarcò in Italia e Francia conquistando totalmente i due paesi. L’Europa che già conosceva il jazz, ma in una versione più armoniosa e addolcita, si dimostrò entusiasta nell’accogliere il nuovo genere musicale. Molto  probabilmente il successo di questa nuova danza è dovuto alla reazione che la popolazione europea ebbe nei confronti della guerra, si può affermare che comunque rappresentò l’influenza economica e culturale che gli USA da quel momento esercitarono sull’ Europa.

Come genere di ballo si caratterizza per essere uno dei più vivaci tra i suoi fratelli swing, si abbina bene alla musica rock and roll, con un forte significato di libertà ed emancipazione proveniente dagli anni Cinquanta, rimane tuttora adatto a tutte le fasce di età.

Ci vuole molto per impararlo? E così difficile? E troppo veloce? Sappiate che a differenza di altri balli swing, con il Boogie Woogie siamo difronte a un ballo meno tecnico, anche se molto veloce, ma  con metodo e impegno si riusciranno a sostenere anche i ritmi più veloci.

I movimenti più tipici sono i salti e il movimenti del piede che tengono il tempo battendo sul pavimento, si tratta di un ballo di coppia, si inizia uno di fronte all’altro, i due si prendono per mano per eseguire un passo che in gergo tecnico si chiama kickball change: si solleva un ginocchio (lui il destro lei il sinistro) per poi abbassarlo colpendo il suolo con il tacco. Sposta il peso del corpo su un lato (lei sinistro lui destro) e tenendovi per mano fate uno chassé, ossia un triplo passo (lei verso destra lui verso sinistra) e ripetetelo dalla parte opposta. A questo punto l’uomo cinge la vita della donna al suo  fianco destro e lei gli si avvicina con uno chassé. Ripeti lo chassé con la sinistra, girati e mettiti fianco a fianco con il partner. Ripeti tutto dall’inizio finendo con uno shassé ma alla fine  passa sotto le braccia del parner.

Ed ecco qua!!! Semplice e veloce! Veloce come il contesto in cui nasce, un periodo frenetico di grandi cambiamenti, veloce come il ritmo con cui viene suonato e ballato, veloce come il tempo che ci mette per diffondersi nel mondo ed è veloce anche da imparare.

Booggie Woogie, in realtà, da anche lezioni di stile e non solo di danza, per quanto riguarda l’abbigliamento per le uscite serali di solito ci si ispira alle figure delle pin up degli anni Cinquanta: Per lei gonna a ruota dalla vita altissima, capelli raccolti e cotonati, rossetto che più rosso non si può. Per lui capelli con brillantina e siete pronti entrambi! tira fuori il Fonzie  o la Sandy Olsson che c’è in te e unisciti alle danze!